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Salute mentale e ritorno alla routine: Giornata mondiale 10 ottobre

Illustrazione artistica di un profilo umano con rami e cuori rosa, simbolo della salute mentale.

Il ritorno alla routine dopo le vacanze è, per molti, uno dei momenti più stressanti dell’anno. Si passa in pochi giorni da ritmi lenti a giornate piene di impegni, scadenze e responsabilità. È normale sentirsi scarichi, demotivati o addirittura sopraffatti. Anzi, succede più spesso di quanto si pensi.

Non a caso, proprio il 10 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Una ricorrenza importante, che ci ricorda quanto sia fondamentale prendersi cura del proprio equilibrio emotivo, soprattutto in periodi delicati come questo.

In questo articolo parliamo in modo chiaro e completo di tutto ciò che serve sapere per affrontare al meglio il rientro: stress post vacanza, segnali da non ignorare, tecniche pratiche per rilassarsi, e l’importanza di avere accesso a un valido supporto psicologico, anche a domicilio.

Se stai cercando risposte concrete, consigli utili e soluzioni pratiche noi di ABC della Salute siamo pronti ad aiutarti.

Stress post vacanza e lavoro

Il ritorno alla routine post-vacanza è un passaggio che può rivelarsi più pesante di quanto ci si aspetti. C’è chi lo vive con stanchezza, chi con ansia, chi si sente semplicemente fuori fase. Questo stato mentale ha un nome ben preciso: stress post vacanza, conosciuto anche come post vacation blues.

Lo stress post vacanza è una vera e propria risposta psicologica al brusco cambiamento di stile di vita. I sintomi più frequenti includono:

  • Senso costante di fatica, anche dopo una buona dormita
  • Difficoltà di concentrazione e calo della motivazione
  • Irritabilità o tristezza inspiegabile
  • Problemi nel riprendere il ritmo sonno-veglia
  • Malinconia legata ai momenti di relax appena vissuti

Anche se non è considerato un disturbo clinico, questo stato emotivo può diventare debilitante, soprattutto se sottovalutato o ignorato. Saperlo riconoscere è il primo passo per affrontarlo nel modo giusto.

Perché il rientro al lavoro ci manda in crisi?

Tornare al lavoro dopo le ferie non è solo questione di dover mettere la sveglia un’ora prima. È un vero e proprio shock sistemico. Il corpo e la mente devono riadattarsi rapidamente a un ritmo che, fino a pochi giorni prima, sembrava lontanissimo. Ma cosa rende questo passaggio così complicato?

1. Ritorno a ritmi frenetici

Dalla colazione lenta in terrazza al cronometro che corre: la ripresa delle routine serrate – sveglia all’alba, traffico, impegni familiari, scadenze lavorative – non dà respiro. La sensazione è quella di essere catapultati da un’estate in slow motion a una corsa ad ostacoli.

2. Sovraccarico informativo

Al rientro, la casella email sembra esplodere. Decine (se non centinaia) di messaggi, task rimasti in sospeso, aggiornamenti da leggere, riunioni da organizzare. Questo overload di informazioni genera un senso di confusione e pressione crescente.

3. Pressione e aspettative sociali

Colleghi, capi, clienti: tutti sembrano aspettarsi che torni operativo, brillante e produttivo sin dal primo giorno. Questo tipo di pressione esterna, spesso inconscia, può far emergere ansia da prestazione e autosvalutazione.

4. Contrasto tra desiderio e realtà

Durante le vacanze riscopriamo il tempo per noi stessi, per le relazioni, per il benessere. Tornare alla routine significa rinunciare a quella libertà appena riconquistata. Il divario tra ciò che vorremmo e ciò che dobbiamo fare può generare frustrazione, malinconia e senso di insoddisfazione.

Vuoi saperne di più su come gestire lo stress? allora ti invitiamo alla lettura di questo articolo:  Come gestire lo stress quotidiano: consigli pratici

Segnali di stress cronico

Lo stress fa parte della vita. Un po’ di tensione prima di una scadenza o in mezzo al traffico cittadino è assolutamente normale. Ma quando quel senso di affaticamento mentale e fisico non ti lascia più nemmeno nei momenti di pausa, allora c’è qualcosa che merita attenzione.

Lo stress cronico è una condizione seria, silenziosa e troppo spesso ignorata. Eppure, è una delle cause più comuni di malessere psicofisico nella società moderna. Il problema? Tende a presentarsi con segnali lievi, poco evidenti all’inizio, che col tempo si sommano fino a logorare le energie, la motivazione e la qualità della vita.

Molte persone che si rivolgono ai professionisti di ABC della Salute ci raccontano sempre la stessa cosa: “Pensavo fosse solo un periodo”, “Mi dicevo che sarebbe passato da solo”. E invece no. Lo stress, se non affrontato, non sparisce: si cronicizza.

Il primo passo per evitarlo è imparare a riconoscere i segnali. Ecco quelli più comuni, suddivisi tra corpo e mente:

Sintomi fisici

  • Mal di testa frequenti
  • Tensione muscolare persistente, soprattutto a spalle e schiena
  • Stanchezza cronica, anche dopo una notte intera di sonno
  • Problemi digestivi o disturbi intestinali
  • Palpitazioni, senso di pressione al petto

Sintomi psicologici

  • Irritabilità e nervosismo costanti, anche per motivi banali
  • Insonnia o difficoltà ad addormentarsi
  • Senso di sopraffazione continuo
  • Apatia o perdita di interesse per le cose che prima ti motivavano
  • Difficoltà a concentrarsi e scarsa produttività

Per capire se sei entrato in una fase di stress cronico, prova a rispondere sinceramente a queste domande. Non servono strumenti medici, solo onestà con te stesso:

  • Ti senti affaticato/a anche dopo una notte di sonno regolare?
  • Hai perso l’entusiasmo per il tuo lavoro o per le attività che solitamente ti piacciono?
  • Ti è difficile rilassarti anche nel tempo libero o nei weekend?
  • Reagisci in modo eccessivo, con rabbia o frustrazione, a situazioni che prima avresti gestito con calma?
  • Tendi a isolarsi o a evitare impegni sociali perché “non hai energie”?

Se hai risposto “sì” a due o più domande, potresti trovarti in una fase di stress prolungato, che va affrontata con attenzione. 

Se vuoi saperne di più ti invitiamo alla lettura dell’articolo: 5 segnali che il tuo corpo ti chiede aiuto.

Tecniche di rilassamento efficaci

Combattere lo stress non significa per forza stravolgere la propria vita o isolarsi su una montagna. Al contrario: spesso, bastano piccoli gesti quotidiani per riportare equilibrio tra corpo e mente. Le tecniche di rilassamento, se praticate con costanza, non sono solo “strategie per staccare un po’ la spina”: sono vere e proprie alleate preventive contro lo stress cronico.

Sottovalutata da molti, ma potentissima: la respirazione profonda e consapevole è uno degli strumenti più efficaci per abbassare subito la tensione e calmare il sistema nervoso.

Ecco un esercizio semplice da provare:

  • Siediti in un luogo tranquillo (basta anche l’auto parcheggiata).
  • Chiudi gli occhi e porta attenzione al respiro.
  • Inspira lentamente dal naso per 4 secondi.
  • Trattieni l’aria per 4 secondi.
  • Espira lentamente dalla bocca per 6 secondi.
  • Ripeti per almeno 5-6 cicli.

Questo schema di respirazione agisce direttamente sul sistema nervoso parasimpatico, rallentando il battito cardiaco, riducendo il cortisolo (l’ormone dello stress) e generando una sensazione immediata di calma.

Parliamo spesso di stress legato a ciò che è già successo o che potrebbe succedere. Ma raramente siamo davvero concentrati su ciò che sta accadendo adesso. Qui entra in gioco la mindfulness: una pratica semplice, ma trasformativa, basata sull’attenzione al momento presente, senza giudicare pensieri o emozioni.

Puoi praticarla in diversi modi:

  • In silenzio, seduto o sdraiato, seguendo una guida audio.
  • Durante una passeggiata lenta, portando l’attenzione ai suoni, odori, movimenti.
  • Mangiando con consapevolezza: rallentando e percependo ogni sapore (mindful eating).

Supporto psicologico a domicilio

Negli ultimi anni sempre più persone hanno riscoperto il valore di ricevere supporto psicologico direttamente a casa, una modalità che unisce efficacia terapeutica e massima comodità.

Il supporto psicologico a domicilio rappresenta oggi una soluzione concreta, accessibile e altamente personalizzabile, pensata per chi ha bisogno di aiuto ma fatica a inserirlo nei ritmi frenetici della quotidianità.

 I vantaggi sono molti: 

  • si svolge in un ambiente familiare e rassicurante, che favorisce l’apertura 
  • emotiva offre flessibilità di orari, ideale per chi lavora su turni, ha bambini piccoli o impegni irregolari
  • garantisce maggiore continuità terapeutica, particolarmente utile per chi ha difficoltà a spostarsi.

Inoltre, grazie a noi di ABC della Salute, è possibile prenotare in modo semplice e veloce sedute con psicologi qualificati, anche in modalità online o ibrida. 

Ma a chi è rivolto questo tipo di servizio? Le persone che possono trarne maggior beneficio sono tante:

  • chi ha mobilità ridotta o problemi fisici temporanei o permanenti
  • caregiver, genitori e familiari con carichi di cura pesanti
  • chi soffre di ansia sociale, attacchi di panico o agorafobia 
  • lavoratori in smart working che faticano a trovare spazi privati fuori casa.

 

In tutti questi casi, il supporto psicologico domiciliare può rappresentare la svolta per iniziare (o continuare) un percorso di benessere. Spesso, infatti, il primo ostacolo è l’impossibilità di farlo nei contesti tradizionali. A casa propria, però, diventa tutto più semplice e più umano.

Giornata mondiale della salute mentale

Il 10 ottobre è un giorno simbolico ma estremamente concreto: la Giornata Mondiale della Salute Mentale, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Quest’anno il tema centrale è l’accesso equo ai servizi di salute mentale.

Perché è importante parlarne?

  • Per abbattere lo stigma ancora diffuso attorno ai disturbi mentali.
  • Per ricordare che la salute mentale è un diritto di tutti.
  • Per promuovere azioni concrete da parte di istituzioni, aziende e cittadini.

La Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre ci ricorda proprio questo: che il benessere psicologico va tutelato ogni giorno, esattamente come la salute fisica.

Se ti riconosci nei segnali di stress cronico, se senti che fatichi a trovare un equilibrio, o se semplicemente vuoi iniziare a stare meglio con il supporto di un professionista, non aspettare che la situazione peggiori.

Con ABC della Salute, puoi ricevere supporto psicologico a domicilio in modo semplice, discreto e professionale — oppure, se preferisci, optare per un percorso online, direttamente da casa tua.

Prenota oggi stesso una consulenza personalizzata: un piccolo passo può fare una grande differenza nel tuo percorso di benessere. Scopri i nostri percorsi personalizzati per il benessere!

FAQ – Sulla salute mentale e ritorno alla routine

Come posso distinguere tra stress normale e stress patologico?

Lo stress normale è temporaneo e gestibile. Se però interferisce con la tua vita quotidiana, causa insonnia, irritabilità o ansia persistente, è il caso di chiedere supporto professionale.

È normale sentirsi depressi dopo le vacanze?

Sì, si chiama “post vacation blues” e può colpire chiunque. Tuttavia, se la tristezza persiste per settimane, potrebbe essere il segnale di un malessere più profondo.

Quali sono i primi passi per migliorare la propria salute mentale?

Iniziare con una maggiore consapevolezza, parlare dei propri sentimenti, stabilire routine sane e, se necessario, chiedere l’aiuto di uno psicologo.

Come possono i datori di lavoro supportare il benessere mentale?

Offrendo flessibilità, ascolto attivo, strumenti di gestione dello stress e accesso a professionisti del settore.

Le tecniche di rilassamento funzionano davvero?

Sì, se praticate con costanza. Possono prevenire lo stress cronico e migliorare la qualità della vita.

Il supporto psicologico a domicilio è efficace quanto quello in studio?

Assolutamente sì. Anzi, per molti utenti è più efficace grazie all’ambiente rassicurante e alla facilità di accesso.